In questa sezione dello Stato Patrimoniale troviamo le fonti di finanziamento dell’impresa. In parole povere: da dove vengono i soldi che hanno permesso di acquisire gli asset (e quindi la parte attiva dello Stato Patrimoniale)? Possiamo dividere il passivo di Stato Patrimoniale in due grandi categorie: il Patrimonio Netto (in inglese Equity) e il resto delle passività. Vediamole brevemente in dettaglio.
1. Patrimonio Netto, cioè i conferimenti che vengono messi dentro l’impresa dai soci in varie forme. Il Patrimonio Netto è formato tipicamente dal capitale sociale (il capitale di rischio in senso stretto), dalle riserve (obbligatorie o volontarie, incrementate con l’utile d’esercizio e diminuite con gli utilizzi) e dagli utili (distribuiti / non distribuiti ai soci);
2. Mezzi di terzi, ovvero fonti di finanziamento non appartenenti ai soci. Troviamo quindi i debiti a breve termine verso i fornitori, i debiti a lungo termine (ad es. verso le banche per i mutui e i finanziamenti), i fondi e gli accantonamenti prudenziali per eventuali rischi, l’accantonamento per il TFR dei dipendenti ecc.
Concludendo, nel passivo dello Stato Patrimoniale troviamo le fonti di finanziamento dell’impresa, distinte capitale proprio e capitale di terzi.