Il ciclo economico, ovvero l’andamento generale dell’economia, influenza ovviamente le nostre scelte di acquisto quotidiane e di riflesso anche le scelte degli investitori in campo finanziario. In generale, con riferimento alle scelte di investimento possiamo individuare due categorie di settori economici: i settori ciclici e i settori difensivi.
I settori ciclici sono quelli che risentono maggiormente (nel bene e nel male) dell’andamento generale dell’economia, quindi vanno meglio della media quando l’economia va bene e, viceversa, vanno peggio degli altri quando le cose vanno male. Sono settori ciclici ad es. il settore auto (o “automotive” per essere fighi), il turismo, la ristorazione.
I settori difensivi, al contrario, sono meno influenzati dall’andamento dell’economia perchè riguardano beni e servizi indispensabili, che ciascuno di noi acquista indipendentemente dal ciclo economico. Sono quindi settori che vanno moderatamente bene quando l’economia corre e che limitano i danni quando le cose vanno male.
Prendiamo come riferimento i tempi recenti del COVID-19 e il lockdown: abbiamo consumato lo stesso medicinali (settore farmaceutico), elettricità e acqua (utilities)? Siamo andati a fare la spesa (settore alimentare)? Ovviamente si. Abbiamo cambiato l’auto (settore auto)? Abbiamo viaggiato (settore turismo)? Purtroppo no.
Ovviamente non vale la regola “voglio rischiare meno, compro solo titoli difensivi” oppure “compro solo titoli ciclici per guadagnare di più”, bisogna sempre ragionare nell’ottica del rischio complessivo del portafoglio. In un altro post introdurremo poi la “correlazione”.