Formalmente il risparmio è quella parte di reddito che non viene spesa: in tutti i testi di economia e di finanza viene riportata questa definizione, tecnicamente corretta e che prevede quindi un consumo minore oggi in previsione di una maggiore disponibilità domani. Proviamo però a invertire il concetto e a ragionare in questo modo: il risparmio è quella parte di reddito che viene accantonata prima dell’acquisto di beni e servizi.
Il paradigma classico
Mi alzo tutte le mattine, vado a lavoro per X ore alla settimana, ogni mese (si spera) ricevo lo stipendio. Compro da mangiare, pago la rata della macchina, pago le bollette, pago il mutuo e con quello che mi rimane (se rimane) mi concedo una serata con gli amici, un paio di pizze e se avanza ancora qualcosa la metto da parte. Secondo me circa il 90% degli italiani vive in questo modo, assolutamente legittimo.
Think different
Mi alzo tutte le mattine, vado a lavoro per X ore alla settimana, ogni mese (si spera) ricevo lo stipendio. Metto da parte una piccola quota da investire, compro da mangiare ecc. Ecco la parte nuova, la differenza rispetto a prima: il risparmio è una piccola quota del reddito prodotto, prima delle altre spese. Detta così è una variante che si presta a diverse critiche: “Come faccio a sapere quanto posso risparmiare?”, “E se mi servono dopo?”, “E se mi capita un imprevisto?“
La comfort zone del risparmio
La verità è che il risparmio vero, quello da mettere a frutto è la fine di un processo mentale che parte dalla convinzione di mettere ordine nella propria vita finanziaria. Solo se si è convinti e determinati è possibile raggiungere la solidità finanziaria a breve/medio/lungo termine. Il lato positivo è che se stiamo sempre a piangerci addosso per le spese, se ci lamentiamo con il più classico “non arrivo a fine mese” siamo nella situazione ideale per fermare tutto e fare il punto della situazione.
In conclusione
Quanto abbiamo visto sopra deve essere sempre condito da una discreta dose di buon senso: se la settimana prossima devo portare l’auto dal meccanico, è chiaro che forse non posso risparmiare (o posso mettere da parte meno di quanto previsto). Il mio suggerimento è quello di partire dalle piccole cose quotidiane: mi serve davvero un piano all-inclusive per il telefono da 30 euro al mese? Davvero mi serve quella cintura Gucci? Pensaci, e in un post successivo vedremo come mettere a frutto questo risparmio.