Oggi vediamo un indice veloce e intuitivo, l’indice di liquidità. Possiamo dividerlo in due sotto-indici:
1. L’indice di liquidità immediata (o quick ratio) è dato dal rapporto tra attività disponibili e debiti a breve termine. Il numeratore è quindi composto dalle disponibilità liquide in cassa e in banca, dai titoli facilmente convertibili in denaro e dai crediti a breve termine; il denominatore è invece composto dai debiti a breve termine. Se l’indice è uguale a 1, l’impresa ha mezzi sufficienti a coprire i debiti a breve termine. Valori maggiori di 1 vanno ancora meglio, mentre valori al di sotto di 1 indicano una potenziale sofferenza di liquidità per l’impresa, dato che non avrebbe i mezzi per coprire immediatamente tutti i debiti a breve termine.
2. L’indice di liquidità totale (o current ratio) considera al numeratore anche merci, materie prime e scorte, e nella prassi un valore soddisfacente è pari almeno a 2 (ovvero un’impresa è considerata “liquida”).