Bene, vediamo un altro documento del Bilancio di esercizio, diventato obbligatorio per i bilanci chiusi dal 01/01/2016. Il Rendiconto Finanziario spiega e dimostra in che modo l’azienda ha raccolto e utilizzato la liquidità (ricordate che prendere denaro in prestito ha sempre un costo, per cui ci aspettiamo che il rendimento dato dall’utilizzo sia più alto del costo stesso). Può essere redatto in modo diretto (inserendo i singoli flussi di cassa) o indiretto (partendo dal risultato di esercizio e aggiungendo costi / sottraendo ricavi che non hanno generato flussi di cassa). Ad es. l’ammortamento viene aggiunto perchè contabilmente si tratta di un costo che non genera un flusso di cassa in uscita.
Il Rendiconto finanziario analizza prima l’attività operativa (ad es. incassi di vendita e pagamenti ai fornitori), poi l’attività di investimento (ad es. acquisto e vendita di immobilizzazioni) e infine l’attività di finanziamento (ad es. ottenimento e rimborso di prestiti).
Possiamo quindi concludere dicendo che il Rendiconto finanziario non serve a quantificare la differenza di liquidità tra due esercizi, ma a capire come questa differenza si è generata.