Riprendiamo il discorso del bilancio e analizziamo le parti interessanti. Facciamo una premessa: quando parliamo di “breve periodo” facciamo riferimento ai 12 mesi di cui si compone l’esercizio, mentre con “lungo periodo” intendiamo tutto ciò che va oltre l’esercizio (e quindi i 12 mesi). Dunque, siamo nello Stato Patrimoniale, sezione Attivo a lungo termine. Cosa comprende? In sostanza troviamo quelle attività, quegli asset che forniscono la loro utilità, il loro contributo per più cicli produttivi e che quindi non si esauriscono in un breve periodo di tempo (tipicamente nei 12 mesi dell’esercizio). Di regola troviamo:
1. Immobilizzazioni materiali, costituite da impianti, macchinari, fabbricati e così via;
2. Immobilizzazioni immateriali, come marchi, avviamento, brevetti ecc.;
3. Immobilizzazioni finanziarie, che tipicamente sono mutui attivi, partecipazioni e in generale titoli che non possono essere convertiti in denaro nel breve periodo.
Vi chiederete: come facciamo a quantificare il contributo di questi asset in ogni esercizio? La risposta è “ammortamento”. Dedicheremo un post all’ammortamento, per il momento vi basti sapere che è una percentuale applicata al valore contabile del bene. Facciamo un esempio:
Macchinario = 1.000 euro
Vita utile: 5 anni
Ammortamento annuale: 1.000 / 5 = 200 euro.
Utilizzare il macchinario nel ciclo produttivo (nell’esercizio) ci è costato 200 euro, e quindi registreremo il costo dell’ammortamento nel Conto Economico.